Pantheon Family Romantic Suite

Vocazione e storia del Quartiere

Il quartiere nasce nell’epoca repubblicana dopo la cacciata dell’ultimo Re di Roma Tarquinio il Superbo. L’area denominata Campo Marzio, luogo sacro dedicato al dio della guerra Marte, era appena fuori i confini ufficiali della città e usata per gli addestramenti dell’esercito romano e per il ricevimento degli ambasciatori stranieri. La costruzione di edifici sacri inizia, in quest’area, fin dal primo Re e fondatore di Roma Romolo che, come la leggenda narra, ascese al cielo proprio in questo luogo mentre passava in rassegna l’esercito. La monumentalizzazione del quartiere cominciò con Cesare che qui costruì il Teatro di Pompeo e proseguì con tutti i suoi successori che la arricchirono di edifici incredibili come il Pantheon e le Terme di Marco Vespasiano Agrippa o Il Mausoleo di Augusto voluto dallo stesso imperatore, la Via Lata che divenne dal 1466 Via del Corso, Il Tempio di Adriano, uno stadio che diverrà poi Piazza Navona, le terme di Nerone e molti altri fra templi ed edifici pubblici. Nel Medioevo era uno dei quartieri più popolati insieme a Trastevere e Borgo San Pietro dove si svolgeva la vita e l’economia cittadina data principalmente dai pellegrinaggi dei fedeli a San Pietro. Con Papa Martino V, Papa Sisto IV, Papa Giulio II e Papa Clemente III esplode il rinascimento con una rinnovata urbanizzazione, Ponte Sisto, Via di Ripetta, Via del Babbuino, Piazza di Spagna, le splendide piazze e gli obelischi che ridisegnano il quartiere definitivamente nella bellezza e maestosità che lo distingue dal resto di Roma. Nelle chiese e monumenti circostanti lavorarono artisti come il Brunelleschi, il grande Donatello, il genio di Michelangelo, Raffaello e molti altri. Con il Barocco Campo Marzio continuò ad abbellirsi con le opere di Gian Lorenzo Bernini, Caravaggio, Francesco Borromini e i più grandi artisti dell’epoca abbellendo con le loro opere Piazza Navona, via Condotti, Piazza di Pietra con il Tempio di Adriano, Piazza di Spagna e Via Frattina compiendo quell’opera a cielo aperto che è il quartiere di Campo Marzio, in assoluto il più bello di Roma.